15 Luglio 2025
Al fine di agevolare gli Iscritti nel mantenimento di efficaci presidi di prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo, si informa che l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) ha recentemente pubblicato il Quaderno dell’antiriciclaggio n. 29 (luglio 2025), dal titolo “Le liste dei paesi a rischio di riciclaggio: analisi e valutazioni”, che rappresenta un’importante guida per comprendere il funzionamento e la rilevanza delle blacklist internazionali, europee e nazionali nell’ambito della prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.
Nel Quaderno – di cui si consiglia una attenta lettura per l’aggiornamento professionale e per l’adeguamento delle procedure interne di studio – si evidenzia che le blacklist ufficiali – come quelle predisposte dal GAFI, dalla Commissione europea, dal Consiglio dell’UE e dal Ministero delle Finanze italiano – rappresentano strumenti fondamentali per orientare l’analisi del rischio da parte dei soggetti obbligati, tra cui i Commercialisti, tenuti ad adottare misure di adeguata verifica rafforzata nei confronti di soggetti e operazioni connessi a Paesi inclusi in tali liste.
Al contempo, come si legge nel Quaderno, nella valutazione del rischio estero si dovrà tenere conto anche di altri indicatori – come il Basel AML Index o gli indici del Tax Justice Network – che integrando valutazioni su corruzione, opacità finanziaria, attrattività dei sistemi bancari e regimi fiscali privilegiati, forniscono ulteriori elementi utili, nonché dei cosiddetti fattori di prossimità, ossia la vicinanza geografica, culturale e commerciale tra Paesi, in grado di influenzare significativamente la scelta delle giurisdizioni per i trasferimenti di flussi finanziari illeciti e/o l’occultamento di fondi.
Alla luce di quanto sopra, i Commercialisti – obbligati a adottare misure di due diligence rafforzata nei casi in cui siano coinvolti Paesi inclusi nelle blacklist – sono invitati a:
− monitorare con costanza gli aggiornamenti delle liste ufficiali;
− integrare le valutazioni con indicatori privati affidabili;
− considerare nei propri modelli di rischio anche le peculiarità legate al contesto nazionale e alla prossimità dei Paesi coinvolti.
Modificato: 15 Luglio 2025